Deutsch lernen mit Adrian Stern/Amerika

11 01 2011

Visto il successo del primo esperimento continuiamo a portarvi lì dove siete le canzoni che ascoltiamo e canticchiamo nei nostri soggiorni in svizzera interna.

Questa volta abbiamo tradotto per voi Amerika, di Adrian Stern.


Originaltext

Du Häsch mer letschti gseit
Es fehl dr öppis da
Heigsch s’gfühl du bliibisch schtoh
hesch hinderfrögt
und alles prüeft
nümm gwüsst macht’s würkli sinn
das mir zwöi zäme sind

hesch gmerkt ich bi verschrocke und drum ganz liislig gsi
aber jetz isch’s mer klar was euse plan söll sii

chum mir haued ab
chum mir fönd neu aa
chum mir nämed es flugzüg und verschwinded uf amerika
chum mir boued es huus
und mached ganz vil chind
chum mir blibed zäme glücklich bis mir alt und schrumplig sind
chum das mache mir

Ichkäne mi fäng guet
ich träume farbig
Und dänke schwarz-wiss
mir zwöi det äne
miechti das sinn
wieso so wiit furtgoh?
es isch doch fridlich da
immer dänn wänn mi mis zwifle uf de bode holt
bisch es du wo plötzli chunnt und eusi zuekunft malt

chum das mache mir
mir flüged devo
chum das mache mir
wirsch gseh es klappet scho
chum das mache mir
nume grad mir zwöi
chum das mache mir
alles nomal neu
chum mir haued ab…
chum mir kämpfed eus nomal de berg duruf
chum mir gänd alles, usser uuf

Italienische Übersetzung

Recentemente mi hai detto,
che qui ti manca qualcosa.
Che hai la sensazione di rimanere ferma.
Hai messo in discussione
e hai analizzato tutto.
Non sai più se ancora senso
che noi due stiamo insieme.

Ti sei accorta che mi sono spaventato
e per questo sono diventato silenzioso.
Ma adesso ho chiaro in testa il nostro piano.

Dai, scappiamo.
Dai, ricominciamo.
Dai, prendiamo un aereo e
spariamo in America.
Dai, costruiamo una casa
e facciamo tantissimi bambini,
dai, lascia che stiamo insieme felici finché
saremo vecchi e pieni di rughe.
Dai, facciamolo.

Io mi conosco abbastanza bene.
Sogno a colori
e penso in bianco e nero.
Noi due, di là (in America)
avrebbe senso?
Perché andare così lontani?
Qui alla fine si sta in pace.
Sempre, quando i miei dubbi mi riportano
per terra,
sei tu che arrivi all’improvviso e disegni il
nostro futuro.

Dai, facciamolo
voliamo via.
Dai, facciamolo,
Vedrai che funzionerà.
Dai, facciamolo,
Solo noi due.
Dai facciamolo,
tutto nuovo ancora una volta.
Dai, scappiamo…
Dai, scaliamo questa montagna un’altra volta.

Dai, abbandoniamo tutto.

(Ein Dankeschön an Nina aus Graubünden für die Hilfe bei der Übersetzung)





le recensioni non richieste/la Svizzera in tre applicazioni (iPhone)

8 01 2011

Per tutti quelli che, come noi, si trovano a muoversi in questo paese venendo da altre lingue, altre culture, altre storie, ecco tre semplici quanto indispensabili applicazioni iPhone.

Scenario 1

Pensavate bastasse il tedesco e poi una volta sul posto vi accorgete che “parlano in un modo strano” e che dopo tanto studio non capite quasi nulla?

Ecco perchè dovreste aquistare Swiss German, l’applicazione (uscita in novembre) che vi traduce lo svizzero tedesco in tedesco e inglese. Chi come noi si trova ad avere partner, amici, quasi parenti in Svizzera interna sa cosa significa trovarsi ad una cena ed essere l’unica persona a stare in silenzio.

Vediamo allora come usare quest’applicazione molto basilare.

Inserite la parola nella search bar, in inglese, tedesco o svizzero tedesco e ottenete la traduzione nelle altre due. Ecco il risultato. Se poi non trovare una parola potete segnararla al team. Semplicissimo, no?

Die Bewertung

  • Utility: 10
  • Content: 8
  • Usability: 10
  • Design: 6
  • Price: 1.10 Fr.
  • Price/quality ratio: 10

Scenario 2

Siete nuovi nel paese e credete ancora che la Svizzera abbia 4 cantoni come vi dicevano da piccoli? Non sapete quale lingua si parla e nemmeno che le lingue ufficiali sono 4?

L’applicazione per voi è Cantoni svizzeri, che vi permette di avere a portata di mano tutte le informazioni sui cantoni, stemma, posizione, capoluogo, abitanti, targa, lingue parlate, tasso di disoccupazione e di stranieri. Non vi basta? Con un click avete il sito del cantone, la pagina di Wikipedia, le webcam per vedere la località in diretta e il collegamento diretto con le destinazioni turistiche nel cantone. Quanto basta per farvi un’idea concreta di cosa stiamo parlando quando vi propongono una gita in una località sconosciuta… 😉

Die Bewertung

  • Utility: 9
  • Content: 10
  • Usability: 10
  • Design: 7
  • Price: 2.20 Fr.
  • Price/quality ratio: 6

Scenario 3

Vi siete stabiliti e vi accorgete di quanto le differenze culturali possano creare un divario tra voi e le altre persone, per questo pensate di integrarvi meglio approfondendo un po’ di storia e cultura del luogo, ma non avendo molto tempo pensate a un’applicazione, da usare in tram mentre andate a lavoro magari.

Ecco che è arrivato il momento di acquistare Swiss Quiz, l’applicazione che vi permette di misurare il vostro livello di competenze con rapidi quiz di 20 domande, che potete fare da soli o sfidando un amico (potete invitarlo via e-mail) selezionando tra tre livelli di difficoltà. Le domande vanno dai capoluoghi dei cantoni ai personaggi famosi, all’anno in cui è stato aperto il tunnel del San Gottardo (poi non dite che non vi ho aiutato eh! 😉 ). Potete scegliere se fare il test in inglese, francese o tedesco.

Die Bewertung

  • Utility: 6
  • Content: 7
  • Usability: 10
  • Design: 4
  • Price: 1.10 Fr.
  • Price/quality ratio: 7

Allora, adesso che avete le applicazioni giuste, cosa significano queste paroline?

  • gömmär
  • hämmer
  • simmer
  • kai ahnig
  • luag a mol




le recensioni non richieste/come nel 1932, vivere Picasso a Zurigo

7 01 2011

Pablo Picasso – L’italienne 1917

Se c’è un evento (e c’è) che in nessun caso potete perdervi quest’anno è senza dubbio l’esposizione di Pablo Picasso al Kunsthaus di Zurigo. Non ve lo diciamo per passarvi il primo evento di cui tutti parlano nei dintorni, ma vogliamo piuttosto raccontarvi il nostro emozionante pomeriggio tra una 70ina di opere provenienti dalle collezioni di tutto il mondo.

Iniziamo subito col dire che ci siamo andati un lunedì, unico giorno in cui il museo è chiuso. Avremmo dovuto capirlo già da fuori, considerando che per questa esposizione c’è una coda impressionante. Tutti ci vogliono andare.

E c’è un motivo. L’esposizione attuale, che trovate fino al 30 gennaio, è la stessa, prima esposizione del 1932, con le opere selezionate dall’artista. All’ingresso trovate ancora il cartellone originale di più di 70 anni fa.

Quello che non avrete più occasione di rivedere, se vi perdete questa mostra, è come l’artista vi avrebbe guidato all’interno delle sue opere, come un percorso personale arricchito di dettagli della sua vita e contaminazioni che vi porteranno a comprenderlo e collocarlo nel suo mondo interno, con le sperimentazioni e la ricerca costante che lo ha caratterizzato.

La sensazione, percorrendo i corridoi, è che l’artista abbia cercato tutto, e tutto abbia vissuto intensamente, analizzando e scomponendo la realtà, fino a tirarla fuori e riportarla su tela.

Lo sentirete addosso, come l’abbiamo sentito noi, soffermandovi a lungo sulle opere, ascoltando la lunga narrazione offerta (l’audioguida nella vostra lingua è compresa nel prezzo, richiedetela al bancone accanto alla biglietteria). Su alcune tele, dobbiamo ammetterlo, ci siamo commossi, ci siamo seduti, abbiamo pianto dall’emozione.

Il percorso inizia con il periodo blu, per passare (e qui si vedono i passaggi più importanti) al periodo rosa, alle sculture, poi alla nascita ed evoluzione del cubismo, la vicinanza con la pittura primitiva, la fase mondana e classicista, la vicinanza al surrealismo.

Sono tanti i soggetti dedicati all’analisi del rapporto (anche erotico) tra modella e artista, e all’amore di Picasso, Marie-Thérèse Walter.

Vi impressionerà, crediamo, il ritratto del piccolo Paulo con cappello bianco, poi L’italienne, La cinture jaune, la Melancholie, Les misérables, la Jeune femme en chemise, e tutte quelle appartenenti alla fase cubista.

Per questo vi consigliamo di non aspettare.

Quello che vi proponiamo è un pomeriggio intenso, pieno di emozioni e riflessioni. Con soli 22 CHF per il biglietto intero e 14.50 CHF per il ridotto. Al termine poi potete anche acquistare il catalogo, per solo 55 CHF.

Aspettiamo di sapere cosa ne pensate, che emozioni ha suscitato in voi.

Per il viaggio, il nostro consiglio è di organizzarvi con Zurigo Turismo o con B&B.ch. Oppure di andare a un bed&breakfast molto particolare, per amatori, dal prezzo abbordabilissimo.

Potete contattare il prorietario:

Franz RUEB
Limmatstrasse 184 / D 36
CH-8005 Zürich (ZH)

T +41 44 271 75 67
M +41 79 798 05 83

Ah, mandateci una cartolina con il vostro quadro preferito, ci piacerebbe organizzarci in sala una splendida collezione di emozioni private.





Deutsch lernen mit Annett Louisan/Drück die 1

3 01 2011

Originaltext

ba ba ba ba ba bada bab
ba ba ba ba ba bada bab

ba ba ba ba ba bada bab
ba ba ba ba ba bada bab

Du hast dich nicht verwählt,
ich habe nur mein Herz mit meinem Telefon und mein PC vernetzt.
Wenn du mir sagen willst,
dass du jetzt um mich weinst,
drück die eins

Wenn du mich fragen willst,
ob ich noch sauer bin,
ob wir uns treffen könn´n,
von wegen Neubeginn
oder wer weiss was sonst für eine Heuchelei,
drück die zwei

Brauchst du Hilfe bei der Frage
wie´s mir geht in meiner Lage-
ich Gefühle für dich hege oder Groll.
Wieviel ich dir glauben sollte,
was ich jetzt noch von dir halte
und wie oft mir so was noch passieren soll,
drück die null

ba ba ba ba ba bada bab
ba ba ba ba ba bada bab

ba ba ba ba ba bada bab
ba ba ba ba ba bada bab

Wenn du nur wissen willst,
wo deine Sachen sind,
ob du hier schlafen kannst,
weil du nicht weißt wohin,
und ich dich abhol´n soll im Polizeirevier,
drück die vier

Wenn du Probleme hast,
mit deiner neuen Frau,
ist deine Kohle weg,
sind deine Haare grau,
ist es die Einsamkeit die dir zu schaffen macht,
drück die acht

Brauchst du Hilfe bei der Frage
wie´s mir geht in meiner Lage-
ich Gefühle für dich hege oder Groll.
Wieviel ich dir glauben sollte,
was ich jetzt noch von dir halte
und wie oft mir sowas noch passieren soll,
drück die null

ba ba ba ba ba bada bab
ba ba ba ba ba bada bab

ba ba ba ba ba bada bab
ba ba ba ba ba bada bab

Brauchst du Hilfe bei der Frage
wie´s mir geht in meiner Lage-
ich Gefühle für dich hege oder Groll.
Wieviel ich dir glauben sollte,
was ich jetzt noch von dir halte
und wie oft mir sowas noch passieren soll.

Willst du mir nen Gefallen tun
und meine Nerven schon,
dann drück einfach die Taste mit dem
kleinen roten Telefon.

Italienische Übersetzung

ba ba ba ba ba bada bab
ba ba ba ba ba bada bab

ba ba ba ba ba bada bab
ba ba ba ba ba bada bab

Non hai sbagliato numero,
ho solo connesso il mio cuore al mio telefono e al mio pc.
Se vuoi dirmi,
che adesso piangi per me,
premi il tasto uno.

Se vuoi chiedermi,
se sono ancora arrabbiata,
se possiamo incontrarci,
ricominciare
o chissà per cos’altro, per un’ipocrisia,
premi il tasto due.

Se hai bisogno d’aiuto per rispondere alla domanda
come sto in questa situazione-
se provo emozioni o rabbia per te.
Quanto ti  dovrei credere,
che considerazione ho di te adesso,
e quante volte dovrebbe succedermi di nuovo una cosa del genere,
premi il tasto zero.

ba ba ba ba ba bada bab
ba ba ba ba ba bada bab

ba ba ba ba ba bada bab
ba ba ba ba ba bada bab

Se vuoi solo sapere,
dove sono le tue cose,
se puoi dormire qui,
perchè non sai dove andare,
se ti vengo a prendere al commissariato di polizia,
premi il tasto quattro.

Se hai problemi,
con la tua nuova donna,
se non hai più soldi,
se i tuoi capelli sono grigi,
se la solitudine ti pesa,
premi il tasto otto.

Se hai bisogno d’aiuto per rispondere alla domanda
come sto in questa situazione-
se provo emozioni o rabbia per te.
Quanto ti  dovrei credere,
che considerazione ho di te adesso,
e quante volte dovrebbe succedermi di nuovo una cosa del genere,
premi il tasto zero.

ba ba ba ba ba bada bab
ba ba ba ba ba bada bab

ba ba ba ba ba bada bab
ba ba ba ba ba bada bab

Se hai bisogno d’aiuto per rispondere alla domanda
come sto in questa situazione-
se provo emozioni o rabbia per te.
Quanto ti  dovrei credere,
che considerazione ho di te adesso,
e quante volte dovrebbe succedermi di nuovo una cosa del genere.

Se vuoi farmi un favore,
e lasciare in pace i miei nervi,
allora premi semplicemente il tasto con
il piccolo telefono rosso.

(Ein Dankeschön an Nina aus Graubünden für die Hilfe bei der Übersetzung)





parliamo di luca

18 09 2010

attore grigione, che con poche parole semplici e accompagnato dal suono dei campanacci delle mucche, ci spiega a quest’ora la differenza tra Italia e Svizzera, che noi appannati non l’avevamo fatta tanto lineare. È inutile dirlo, siam proprio italiani.

Gli svizzeri sono più seri, più lucidi, più responsabili. Più specializzati.
Più liberi (di scegliere anche).

Non necessariamente più felici, ma di questo ne parleremo un’altra volta.

Per adesso guat nach.





abbiamo fatto parte

26 11 2009

delle numerose ascoltatrici, e in che numero, e ascoltatori, pochi ma ve n’erano, di Letteralmente Femminista, ieri sera, alla Libreria Punto Einaudi di Como, per la presentazione del libro di Monica Lanfranco e a seguire discussione accennata ma ricca d’intenti, sulla condizione femminile passata e attuale con tanto di percorsi storici e prospettive future.

Dobbiamo dire che l’evento era ben organizzato e la sala piena, purtroppo di donne giovani giusto l’ombra (noi e Francesca tirando le somme) e la stessa ombra non ha, purtroppo, trovato molto spazio, pur avendoci provato.

Ci sembra comunque di dover rilevare, in una città avviluppata su se stessa qual’è Como, una voce in sordina, quella di quelli che la pensano diversamente, e che faticosamente in questa città trova spazio. Ecco queste e questi ieri sera hanno espresso la volontà di incontri frequenti, di fare qualcosa, di esserci concretamente sul territorio.

Facendo i seri una volta ogni tanto, e trovandoci non per la prima volta in questo stato, ammettiamolo, siamo tornati a casa sentendoci un po’, dei sovversivi.

Come dire quelli che nuotano contro corrente con tanto di pantegane bianche elegantemente striate di viola.

cronaca insubrica sulla condizione femminile, inverno 2009, personale.





ceci n’est pas un suisse

24 08 2009

suissemais presque.

Questo non è uno svizzero, ma quasi.

Impariamo a riconoscerli dal lineamento, miei cari sherlock holmes.





trovare lavoro in svizzera e vivere felici/il quiz

13 08 2009

Definite in 30 secondi il frontaliere

nella misura dei kilometri di distanza dal confine svizzero.

Al 31esimo secondo, potete spiare la soluzione.





trovare lavoro in svizzera e vivere felici/1

12 08 2009

Classifichiamoci.

Siamo qui in seguito alle numerosissime richieste d’italica crisi (di panico perlopiù) e soluzionimprovvisate da popolo di creativi che alla sopravvivenza antepone la qualunque e rispondiamo.

Rispondiamo alle innumerevoli richieste da sempreverdi candidi e candidatisi al posto vacante qualsiasi e vi fermiamo.

Un minuto.

Localizziamoci.

Posto che certamente non facevamo i poeti di belle speranze in dolcissim’attese di stelle cadenti pur visionandoci in gran segreto, posto che noi per la svizzera ci siamo nati appassionandoci e dunque informatissimi lo siamo sempre stati eccoci qui a darvi qualche delucidation e consigli pratici prima di decidere. E decidere sinsceramente, non come il nostro cognato ch’elli cadea ripetutamente delle stelle tutte e si delocalizzaa in seguito scorticandosi il di dietro.

Noi poi mica ci dispiacevamo troppo, se avevate il dubbio.

Ad ogni modo puntiamo subito a dritta e c’individuiamo.

Che qui i tempi dei conquistadores sono passati da un pezzo e chi vuole intendere, come dire.

Prima di tentare il tutto per tutto e inviare il cv pensiamoci un attimo.

  • Cosa conosciamo della Svizzera?
  • L’abbiamo studiata, indagata, attraversata?
  • Ci siamo fermati a Lugano che già sul gipfel c’eravamo presi un brivido d’esotisme?

Aggettiviamoci.

Parliamo di un paese piccolo.

Un paese dove convivono pacificamente 4 lingue ufficiali e svariatissimi dialetti in millemila cantoni.

Che sono, millemila culture.

Gli abitanti sono un vero esempio, di civiltà e plurilinguismo.

Se vi prenderete il rischio, come facciamo noi, di girarla in lungo e in largo a tasti e tastoni vi capiterà. Subito. Al primo viaggio.

Siete su un treno, in una stazione, in un negozio.

Vi guardate intorno e scoprite l’imbarazzo in tutte le lingue in cui esso si pronuncia.

Vi rendete conto che ignorate la madrelingua delle persone davanti a voi.

No, non supponete. Dove siete non significa nulla.

Non spiritosate. Molti di essi capiscono e parlano, con dolcissimi accenti, l’italiano. Quindi, achtung!

Ma, non illudetevi di poter lavorare in tutto il paese se non parlate perfettamente, e con perfettemente non italianieggiamo qui, non maccheroniamo, ma parliamo di un buon B2, la lingua del cantone in cui intendete lavorare.

In generale, per un lavoro qualificato in questo paese, le lingue servono. Sempre.

E qui ci genuflettiamo in un attimo di raccoglimento tutti tesi alla reale comprensione della cosa ond’evitare cocentissime delusioni d’aspettative da aglio olio e peperoncino. Specializzazione nell’impero elvetico significa specializzazione. Non importa cosa avete studiato nella penisola, qui non siete dottori.

Parliamo di un paese con pochi dottorissimi dottori, e il titolo non ha importanza quanto la specializzazione. In svizzera un idraulico è un idraulico, che si specializza dai tempi della scuola superiore, due giorni di scuola, tre di lavoro, e via così.

Non ci interessa che siete laureati in filosofia. Ci interessa cosa sapete fare.

E soprattutto, non arriverà il vostro titolo prima di voi. Arriverete voi, puntualissimi, in ufficio alle 8.

Puntuali e precisi, non creativi e disorganizzati.

Il fine non giustifica i mezzi qui, e vi auguriamo di non dover giustificare i mezzi.

Soprattutto se la vostra posizione non è – as usual – di creativo. E, rasserenatevi, per quel settore ci affidiamo ai metodi tradizionali.

Col web 2 ci stiamo arrivando lentement.

Quindi, non illudetevi, ci sono posizioni e posizioni, e non tutte le definiamo accessibili. Qui, non aggiungiamo, come dire, una parola.

Per tutte le altre, impratichiamoci. Curriculum alla mano, con fotocopie di diplomi e attestati, diamo il via alla ricerca e alle prossime domande a venire.

Qualcuna a caso d’imperiosissima importanza:

E, per proseguire su argomentazioni più accorate e accuorate, avete interrogato il super calcolatore? e il sindacato?

A queste e altre domande attendiamo le vostre risposte nella prossima, linkabilissima, puntata.