Se siete come noi amici di quelli emotivi duri e puri che nell’era della comunicazione virtuale e virtualizzantesi ancora si perdono in turbinii di passioni da accendere cavi e riscaldare apparecchi multimediali a suon di paroline dolci che alzilamanochihapauradell’amore, ecco, se siete come noi dicevamo e insistentemente ripetiamo oggi siate preparati siate o non vorremmo vedervi soccombere sotto i colpi della più attraente e femminilmente parlando irresistibile dell’elvetiche cittadine e oseremmo anzi osiamo delle cittadine tutte che noi signori viaggiare abbiamo ben viaggiato e ci sentiamo d’aver acquisito certi parametri di giudizio che non siamo pronti a mettere in discussione ma nemmeno se e qui ci fermiamo. A questo punto ditecelo pure che siamo da certuna affascinante presunzione affetti e affettuosi ma questo è il nostro regno e ci sentiamo meravigliosamente regnanti. Ginevra è tutto quello che stavate cercando incorniciato dalle calcaree cime del Salève e dei Voirons per non parlare del Giura e gentilmente si contorna del più vasto lago delle Alpi da una parte e dell’inspiegabile bellezza di nientemenoche il Monte Bianco dall’altra. Se fosse una donna staremmo indubbiamente parlando di certa indiscutibile diva con chanel numero cinque abiti da sogno di stilista di mezza estate e conoscenze giuste tutt’intorno casualmente causate d’irresistibilità soggettivantesi. A Ginevra arrivate dopo lunghe riflessioni e sogni nel cassetto più volte spolverati e rimessi a dormire o quattro ore di treno e poco meno di auto. Noi vi consigliamo sempre il treno per non perdervi enormi quantitativi sentimentali caparbiamente smossi da plurarità di paesaggi e miraggi con vista dal finestrino. Arrivate e vi succede quello che non avevate previsto. Quando due anime femminili e passionali si incontrano quello che può succedere non ve lo raccontiamo ma ve lo lasciamo immaginare per non sottrarvi le prossime quattro ore perduti nel vostro ufficio senza più riuscire a chiudere l’inutile foglio excel privo di sensi che insiste nel presentarvisi davanti come a volervene fare qualcosa. Passeggiate per le strade armati di guida che non riuscirete più a consultare perduti dai mille volti che iniziate scoprendo e sempre più appassionandovi. Improvvisamente vi sorprende sovvenendovi cert’italica pubblicità con tanto di Monica Bellucci intimissimamente intenta nel descrivervi le molte anime di una donna e per la prima volta vi sembra di capire precisamente di cosa si stava parlando quel giorno come tanti mentre stirando guardavate distrattamente Canale 5 salvo pentirvene successivamente. Vi muovete lungo il Rodano a scoprirne i ponti e vi sedete innamorati sull’Ile de Rousseau cercando invano di tracciare mnemonicamente certi passaggi da quinta liceo che vi scoprite incapaci di ricordare e iniziate mordendovi le unghie. Vi fermate subito che le unghie hanno certa importanza nella sottile determinazione di stile e certo noi non vorremmo farci mancare niente e da tal proposito perturbati ci alziamo e ci dirigiamo verso la città vecchia dove trascorreremo ore amabilmente persi in immagini medioevali di dame con abiti coloratissimi lentamente passeggianti per tali immutati e immutabili negozi del centro. Sarà il Temple de Saint-Pierre a darci ulteriori conferme di molteplicità d’animi amorevolmente fusi e intenti a creare meraviglie inimmaginabili in scontri d’opinione da tensioni su rocce e sterilissime solitudini. E’ ora di procedere per la Promenade des Bastions soffermandosi lentamente sul Monument de la Réformation per concludere con una partita a scacchi grossi più di voi. Qui potrete chiedere aiuto al giovane ginevrino che avanza pattinando come si conviene alla popolazione del luogo fingendovi donzelle in difficoltà incapaci di gestire certi frivoli pesi e già che ci siete potrete migliorare il francese che sapete addicervisi più d’ogni altra lingua. Vi rimangono ancora molti quartieri, l’Eglise Russe, l’Immeuble Clarté e la Place des Nations con le innumerevoli organizzazioni internazionali di cui ricordate d’esservi più volte fatti paladini in improbabili sogni da responsabilità raggiungentevi alla velocità d’irrefrenabili compleanni. Ma è tra i suoi parchi e il lago, ne siamo certi, che Ginevra vi circonderà di cert’abbraccio di cui no signori non riuscirete più a liberarvi. Vi consigliamo di cedere e farvene una bellissima
irresistibile ragione.
Heart Tango